Quanto costa la cremazione: cosa incide sul costo di un funerale con cremazione

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La morte è indubbiamente l’esperienza più drammatica che la vita possa riservare al genere umano. La scomparsa di una persona cara getta nello sconforto parenti e amici. Provati dalla sofferenza di un evento così ineluttabile, i familiari del benamato defunto si ritrovano a dover affrontare una serie di incombenze legate all’organizzazione della cerimonia funebre.

Tra i vari aspetti a cui far fronte, quello legato alla scelta della tipologia di sepoltura assume importanza prioritaria e, pertanto, non può essere tralasciato né sottovalutato. Per tale motivo, la soluzione adottata per celebrare la memoria del caro estinto è spesso dettata dalle sue ultime volontà, dal credo professato in vita o da specifiche richieste della famiglia.

In questo ambito, una delle pratiche che sul territorio nazionale si sta affacciando con più insistenza – come valida alternativa alla tumulazione e all’inumazione – è il funerale con cremazione. Gli ultimi dati pubblicati dall’ISTAT relativi a cremazioni, mortalità e sepolture confermano del resto una tendenza consolidata della crescita delle cremazioni: nel 2019 le cremazioni hanno riguardato quasi un terzo dei decessi (30,68%), con un aumento percentuale pari a quasi il 2% rispetto all’anno precedente.

Ma quali sono i costi da sostenere per una cremazione? Quanto incide sul costo di un funerale? Di seguito, allora, qualche informazione utile a capire quali sono i fattori da dover considerare.

 

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Cos’è la cremazione

La cremazione è un processo piuttosto complesso, spesso sconosciuto alla maggior parte delle persone.

Evitando di entrare in tecnicismi e di utilizzare espressioni gergali utili solo agli addetti ai lavori, si può definire cremazione – in sintesi – il procedimento attraverso cui la salma del caro estinto (deposta nel feretro) viene immessa in un forno crematorio (in apposite strutture autorizzate) all’interno del quale l’alta temperatura darà luogo ad un processo di combustione che ha una durata media di qualche ora.

Al termine di questa fase il residuo che ne deriva viene trasferito all’esterno dell’impianto, in una zona di raffreddamento. Raggiunta la temperatura nominale, le ceneri vengono setacciate per eliminare le polveri più fini; questo processo consente di conservare esclusivamente i resti del defunto. Successivamente le ceneri vengono sottoposte ad uno specifico trattamento per eliminare eventuali presenze di parti metalliche eventualmente presenti.

Al termine di quest’ultimo passaggio, esse vengono raccolte e sigillate all’interno dell’urna cineraria e consegnate in forma privata ai famigliari.

In cosa consiste un funerale con cremazione

Si è soliti pensare che un funerale con cremazione debba rispondere a peculiarità che differiscono da quello tradizionale. Occorre sfatare questo luogo comune: un rito funebre con cremazione – anche se cattolico – si svolge in maniera canonica.

Solo al termine della funzione (religiosa o laica), la salma del caro estinto deposta nella bara verrà trasferita presso il polo crematorio di riferimento per dare inizio al processo crematorio, al termine del quale le ceneri saranno pronte per essere riposte in un’urna cineraria consegnata ai parenti del defunto.

Vale la pena sottolineare che in ogni fase dello svolgimento del rito, la famiglia è costantemente sostenuta e aiutata dalla professionalità dell’impresa funebre scelta e chiamata ad assolvere tutte le incombenze del caso.

Quanto costa un funerale con cremazione

Occorre innanzitutto precisare che determinare con esattezza il costo di un funerale con cremazione è compito assai arduo. Il motivo di ciò risiede nel fatto che le variabili che concorrono a determinare il costo complessivo di un rito funebre sono molteplici, ognuna delle quali con un peso specifico non trascurabile.

È possibile, però, fornire una forbice di prezzo piuttosto indicativa e in linea con la media nazionale stabilendo il costo di un funerale (compreso dei servizi ai quali è difficile rinunciare) orientativamente compreso tra i 1500 e i 3000 euro, diritti comunali esclusi.

A questo importo occorre sommare l’ammontare relativo al servizio di cremazione. L’imposta da pagare, in funzione del polo crematorio e del comune di residenza, è regolata da una tariffa ministeriale massima adeguata di anno in anno in funzione del tasso di inflazione. Per l’anno 2021, con approvazione del Consiglio dei ministri, la SEFIT (Servizi Funebri Italiani) ha adeguato tale limite a € 515,69 + IVA (qualora applicabile).

A tale computo bisogna includere, inoltre, le spese connesse all’istruttoria della pratica, all’affidamento o dispersione delle ceneri e al servizio offerto dall’agenzia funebre.

Cremazione senza funerale: cos’è e quanto costa

Sempre più frequentemente negli ultimi tempi, facendo seguito alle ultime volontà del compianto defunto o alle richieste della sua famiglia, si decide di non organizzare la cerimonia funebre e procedere direttamente con il rito della sepoltura o cremazione.

I motivi di questa scelta sono spesso di carattere religioso (persone atee che non nutrono alcun interesse nello svolgimento di una cerimonia religiosa) o di natura psicologica. A questo proposito occorre tuttavia precisare che la rinuncia allo svolgimento del rito funebre, di fatto, ha un impatto economico molto contenuto.

Pur rinunciando alla cerimonia, il trasferimento del feretro dal luogo del decesso al polo idoneo per la cremazione deve essere eseguito da un’impresa di onoranze funebri, la sola titolata – per oneri di legge – al disbrigo di tale incombenza.

Il costo di una cremazione senza funerale, seppur variabile in funzione del Comune e della Regione, dipende – come prevedibile – da una serie di fattori che hanno un ampio margine di variabilità. Tra essi ricadono:

– il tipo di cofano funebre, il cui prezzo dipende dal materiale e dalla lavorazione realizzata;

– il tipo di urna cineraria per la conservazione delle ceneri;

– il trasporto della salma dal luogo di decesso a quello di sepoltura;

– il servizio per la cremazione (secondo tariffa ministeriale);

– l’espletamento delle pratiche burocratiche necessarie.

In base al trattamento delle ceneri possono poi aggiungersi:

– la tumulazione delle ceneri nel loculo cimiteriale o nella tomba di famiglia;

– la tipologia di lapide e relativa installazione;

– la dispersione delle ceneri.

Alla luce di quanto detto, dunque, risulta complicato stabilire il costo della cremazione senza rito funebre. Quello che si può ragionevolmente affermare è che esso non è di gran lunga inferiore a un funerale tradizionale.

Costo di un funerale con cremazione a Milano

Anche nel comune di Milano il costo di un funerale rispecchia quello della media nazionale attestandosi tra i 1500 e i 3000 euro, in base ai servizi richiesti. A ciò si aggiunge la tariffa per il processo di cremazione della salma pari a 277,47 euro e il relativo costo di istruttoria di 33,20 euro.

In aggiunta a ciò, i parenti del caro estinto possono optare per:

– richiedere l’assegnazione di una celletta per ceneri;

– affidamento ceneri o rinuncia;

– dispersione ceneri fuori dai cimiteri cittadini;

– dispersione ceneri nei cimiteri cittadini.