Il funerale laico o civile: in cosa consiste e come organizzarlo

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Sin dai tempi più antichi, il rito funebre svolge un’importante funzione, che è quella di ricordare la vita del defunto e di omaggiarne la memoria, permettendo a parenti ed amici di esprimere il proprio dolore e di intraprendere insieme il cammino verso l’elaborazione del lutto e la ripresa della vita.

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Oggi la maggior parte dei riti funebri presenta elementi sacri e di tipo religioso che, a seconda del credo di riferimento, possono orientare in diversi modi lo svolgimento della cerimonia.

Un’alternativa alla tradizionale funzione religiosa è rappresentata dal funerale laico (o funerale civile), opzione che può essere considerata da parte delle famiglie non credenti o nel caso in cui il defunto non professava alcun tipo di credo (o abbia preventivamente espresso volontà di esequie laiche con disposizioni testamentarie).

Il funerale laico permette di volgere l’ultimo commiato al caro estinto attraverso una cerimonia priva di riferimenti alla religione. Durante una cerimonia di tipo laico è consuetudine celebrare la memoria della persona cara con un breve racconto della sua vita, il tutto accompagnato da musica e letture. Non sono previste preghiere durante il rituale, né lettura di testi religiosi.

La celebrazione di funerali laici o civili può avvenire all’interno di apposite sale comunali, conosciute con il nome di Sale del Commiato: si tratta di grandi stanze, abbastanza capienti da accogliere più di un centinaio di persone, arredate in modo sobrio e decoroso e prive di riferimenti di tipo religioso. Benché l’esistenza di una Sala del Commiato in ogni comune sia prevista da apposito decreto del Presidente della Repubblica 285/90, ad oggi non tutti i comuni italiani ne sono provvisti: a questo proposito, soluzioni alternative per l’organizzazione della cerimonia possono essere l’abitazione del caro estinto, la casa consiliare del comune o una sala d’albergo appositamente predisposta allo scopo.

Il compito di officiare il funerale civile può essere delegato ad appositi celebranti e personale addetto, spesso messi a disposizione del comune di appartenenza, che hanno seguito una preparazione specifica e che possono pertanto offrire disponibilità e supporto per questo tipo di cerimonia. Il rito funebre laico può, ad ogni modo, essere celebrato anche da un parente o da un amico della persona scomparsa.

Benché la cerimonia di tipo laico o non religioso non sia vincolata al rispetto di regole o formule particolari, è comunque possibile identificare alcune fasi che tipicamente ne sono alla base.

La cerimonia ha inizio con un breve discorso introduttivo, che ha la funzione di dare il benvenuto ai presenti e di spiegare brevemente in cosa consiste la cerimonia laica e perché si è deciso di farvi ricorso nella specifica circostanza.

Seguono alcune riflessioni sulla vita e sulla morte da parte di chi officia il rituale; per esprimere meglio i propri concetti, questi può anche ricorrere alla lettura di testi, poetici o in prosa. Questa parte del rituale funebre, oltre ad aggiungere dignità al momento, ha l’importante ruolo di aiutare i presenti nel cammino di elaborazione del lutto.

La fase successiva, che può essere considerata il cuore del rito funebre civile, è quella dell’elogio. Durante questa fase si celebra la persona scomparsa, ripercorrendone la vita e ricordandone le virtù e le buone qualità in una prospettiva sempre obiettiva e realistica, che può quindi lasciar spazio anche alla menzione di eventuali debolezze o manchevolezze, del tutto umane. Per meglio raccontare la vita del caro estinto si possono usare storie e aneddoti che riguardino la persona, compresi episodi particolari che facciano sorridere.

All’elogio funebre segue il commiato, uno dei momenti più delicati e carichi di emozione dell’intera cerimonia, durante il quale i familiari, gli amici ed i presenti rivolgono l’ultimo saluto al caro estinto e si congedano dal suo corpo, consegnandone la memoria al proprio cuore.

Il rito si avvia così al termine; l’officiante ne dà atto ai presenti e può esprimere con tono personale alcune ulteriori parole di conforto. In questa fase sono anche fornite tutte le istruzioni della famiglia per le offerte commemorative e altro.

In tutte le fasi della cerimonia è buona norma cercare di rispettare i gusti e le inclinazioni personali del caro estinto, facendo così in modo che il rito rispecchi pienamente la sua persona.

Il funerale laico è un rito che può quindi sostituirsi alla funzione religiosa nei casi in cui la persona scomparsa non aveva alcuna fede, per consentire agli amici e conoscenti di esprimere il proprio cordoglio per la morte del caro estinto con una cerimonia in linea con la sua vita e le sue scelte.